Le tensioni politiche investono anche il cashback. Criticato dal centrodestra e bollato da Matteo Renzi come soldi buttati via. Meglio, è questa la sua idea, usare quelle risorse, i previsti 4,7 miliardi per i nuovi aiuti a imprese e lavoratori. La viceministra all'economia, Laura Castelli, difende la misura: il sistema dei rimborsi per chi usa la la moneta elettronica sta funzionando, dice, respingendo quello che chiama un ricatto. Insomma dobbiamo forse temere che il cashback abbia i giorni contati? Qualche timore c'è, perché il nuovo decreto ristori non è stato ancora scritto e quando sarà discusso in Parlamento, il Governo si ritroverà con una maggioranza risicata. Bisognerà però tenere conto che Palazzo Chigi ha voluto con forza quello che è contemporaneamente uno strumento di lotta all'evasione fiscale, i pagamenti elettronici evitano il nero, e un sostegno ai negozianti. Non si hanno rimborsi per le transazioni online. Da considerare anche che più di 6 milioni di italiani stanno utilizzando il cashback e si aspettano di incassare quanto promesso, cioè il 10% delle spese effettuate con un limite di 150 euro ogni 6 mesi, oltre al premio di 1500 euro per chi utilizza di più bancomat e carte di credito. Più di 3 milioni di persone stanno poi aspettando i bonifici per gli acquisti di dicembre. Sono attesi entro fine febbraio a saranno distribuiti oltre 220 milioni. E se su questi quattrini non dovrebbero esserci sorprese, qualche rischio come visto che esiste per il futuro. Nuove incertezze per il cashback. Partito con qualche problema informatico e con ancora difficoltà per la registrazione di alcuni sistemi di pagamento.