Tornano a far discutere i tempi della cassa integrazione covid, quanto tempo ci vuole prima che il sussidio arrivi in tasca al lavoratore? L'INPS che deve dare il disco verde alle richieste delle aziende dice che sono necessarie dalle 8 alle 10 settimane, in media quindi più di due mesi. Se per esempio si chiede l'aiuto per novembre e dicembre, i soldi non arriveranno prima di febbraio marzo. L'iter è complesso e nel primo periodo dell'emergenza sanitaria non sono mancati intoppi, le cose sono poi migliorate, l'istituto guidato da Pasquale Tridico afferma che è stato dato il via libera al 97% delle richieste, 271.000 sono state respinte e 88.000 sono in lavorazione. Queste ultime sono le domande che non sono state né approvate, né bocciate, a fine novembre il loro numero era di quasi 200.000. Per queste pratiche ancora nel limbo è difficile dire quanti siano i lavoratori coinvolti, perché quando un'azienda richiede la cassa integrazione, questa può riguardare anche decine di dipendenti, a buon punto, aggiunge l'INPS, i pagamenti sarebbe stato saldato il 98,3% del totale, in attesa 293.000 lavoratori, la maggior parte per domande arrivate a gennaio, solo 500 invece coloro che aspettano l'assegno per il primo periodo dell'epidemia, quello che va da marzo a settembre 2020. Ma quanto è costata finora la cassa integrazione covid? Quasi 20 miliardi di euro. Una cifra enorme per un sussidio che non aveva mai toccato livelli così alti, ma che fa sapere l'istituto non mette a repentaglio il pagamento delle pensioni delle altre prestazioni, va ricordato che a finanziare la cassa integrazione ci sono anche i fondi europei Sure, uno degli strumenti straordinari comunitari per fronteggiare la crisi causata dalla pandemia.