Nel luglio del 2012 gli spread dei titoli pubblici a dieci anni, rispetto all'equivalente titolo tedesco, erano pari rispettivamente a 500 punti base in Italia e 600 in Spagna. Valori ancora più elevati si registravano per la Grecia, il Portogallo e l'Irlanda. Il costo di protezione dalla deflazione era salito da 184 punti base nel gennaio 2012 a 276 in luglio, nell'arco, quindi, di cinque o sei mesi. Il coraggio necessario per agire venne dalla convinzione che i rischi incombenti sarebbero stati assai maggiori se non avessimo fatto nulla. Saremmo in questo caso semplicemente venuti meno al nostro mandato e avremmo potenzialmente messo a rischio l'integrità della moneta, che avevamo il compito di preservare. Ciò rendeva inevitabile la decisione presa. Era l'unica possibile per un policy maker responsabile.