Con la fine della legislatura si interrompe anche l’attività delle Commissioni d’inchiesta, compresa quella sulle banche. La risposta dei Presidenti di Camera e Senato, Boldrini e Grasso, non lascia dubbi. Non ci sarà nessuna proroga. La Commissione, presieduta da Pier Ferdinando Casini, cesserà la sua attività appena il Capo dello Stato scioglierà le Camere, quindi non opererà durante la campagna elettorale, così come, invece, sembra avrebbe voluto il segretario del PD, Matteo Renzi, che pure insiste: “I manager e i banchieri che hanno sbagliato devono pagare”. Il tema dei tempi dei lavori della Commissione d’inchiesta sarebbe stato al centro di un colloquio a Firenze, nella sede del Consiglio regionale toscano, tra lo stesso leader DEM e Casini. Matteo Renzi non nasconde di voler fare delle responsabilità degli organismi di controllo nel caos delle banche popolari un cavallo di battaglia elettorale. Il nuovo round è fissato, intanto, giovedì prossimo, quando è stato fissato in Commissione banche un confronto tra il capo del dipartimento vigilanza di Banca d’Italia, Carmelo Barbagallo, e il direttore generale della CONSOB, Angelo Apponi, per approfondire i rapporti tra le due istituzioni proprio in riferimento alle banche venete. Per il Movimento 5 Stelle, Casini si fa dettare l’agenda da Renzi. “State sereni – ribatte Casini – ho visto Renzi di fronte a centinaia di persone”.