Cosa è il nuovo Patto Strutturale di Bilancio

28 ago 2024
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Sì, c'è un termine con cui faremo l'abitudine nei prossimi anni che è "Piano Strutturale di Bilancio", il nuovo documento di economia e finanza sostanzialmente, vediamo di cosa si tratta, va scritto, va presentato all'Unione europea entro il 20 Settembre da parte di quegli Stati che hanno un debito pubblico oltre il 60%, avrà una durata tra i 4 e i 7 anni, 7 anni per quei Governi che decideranno di ridurre il debito pubblico e allo stesso tempo però promettere anche delle riforme, un po' il modello è quello del PNRR. Vediamo quali saranno i vari step, uno l'abbiamo già visto, la traiettoria, cioè la commissione ha inviato gli obiettivi, la traiettoria tecnica, appunto da raggiungere, questo è accaduto a giugno. I Governi quindi ora stanno presentando questi piani per spiegare come arrivare ai risultati e agli obiettivi proposti dalla Commissione europea e poi servirà l'ok, appunto, la Commissione e il Consiglio che valuteranno questi piani. Ci sarà anche una verifica periodica annuale e questi piani potranno essere modificati nel caso in cui cambi il Governo o nel caso in cui si manifestino delle situazioni, degli ostacoli che siano in qualche modo oggettivi che non permettono di arrivare ai risultati promessi. Allora andiamo a vedere quali sono anche i criteri che si aggiungono a quelli del 3% di deficit e 60% di debito pubblico che rimangono, visto che sono nei trattati se ne aggiungono due, sono le salvaguardie per i Paesi più indebitati che dovranno ridurre il debito pubblico di un punto percentuale all'anno e puntare non al 3% di deficit bensì all'1,5% per avere un cuscinetto. In realtà questi criteri non si applicano fin da subito all'Italia visto che siamo in procedura di inflazione perché non abbiamo rispettato le regole vecchie e quindi paradossalmente per fare 4 anni avremo delle regole un po' più elastiche rispetto a queste, perché ci chiederanno sostanzialmente una correzione dei conti di mezzo punto percentuale di PIL che vale a dire circa 10 miliardi di euro che per adesso sono già previsti dal Governo, ma queste previsioni non conteggiano al loro interno la conferma del taglio delle tasse, dell'IRPEF e dei contributi dal 2025. Quindi se queste misure saranno confermate a debito, cioè con dei soldi che non ci sono evidentemente i tagli andranno fatti, altrimenti se tutto rimane come adesso l'Italia è già in regola. Cosa accade se un Paese non rispetta non rispettasse questo, piano un miliardo di euro di multa, per l'Italia significherebbe ogni semestre, in realtà per adesso mai nessun Paese è stato multato per non aver rispettato il Patto di Stabilità, vedremo se le nuove regole saranno in qualche modo più credibili.

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