C'è stata una forte domanda degli investitori, oltre 80 miliardi di euro di domanda a fronte di 8 miliardi e mezzo di titoli offerti con scadenza 2045. Questo è il segno di una sensibilità maggiore al tema del green e della sostenibilità nel suo complesso, ma anche frutto anche di quello che sta uscendo fuori sempre in maniera più evidente al lato del regolatore, cioè delle richieste anche sempre più stringenti, affinché i portafogli e le scelte di investimento da parte degli operatori tengono in conto anche di considerazioni di sostenibilità ambientale in modo prevalente e quindi la richiesta di questi bond è in funzione anche di questa spinta del regolatore e più in generale della maggiore sensibilità degli investitori mondiali su scala globale su questa tematica. Chiarissimo e comunque ho visto anche che questa è la direzione anche in Europa. Adesso stiamo vedendo qui, come le dicevo, una forte domanda che è ben riassunta da questo grafico, perché di fatto le richieste hanno superato le 9 volte quella che era l'offerta che è quello sostanzialmente e che ha detto lei. La cosa che ho trovato interessante ci saranno, non so se è d'accordo con me, poi vedremo se appunto l'Europa agirà di conseguenza, è che insomma è interessante chiedere una temperanza e severe regole ambientali no? Alle società nelle quali si investe, perché comunque indica anche che quegli obiettivi al 2050 dal punto di vista ambientale dell'Unione europea possono in qualche modo essere più facilmente raggiunti. Lei che ne pensa? Sicuramente stiamo avendo una congiunzione magica per cui gli Stati Uniti, sia la Cina, sia all'Europa si sono posti come obiettivo tra il 2050/60 delle cosiddette emissioni nette 0, cioè emettere 0 tra quelle che emettiamo e quelle che riprendiamo le emissioni di anidride carbonica. Quindi un obiettivo molto ambizioso che però richiede anche un coordinamento molto forte. E in Europa c'è un coordinamento nato si vede dal lato regolamentare, ma anche dal lato della politica monetaria e dal lato della commissione europea, von der Leyen e Lagarde dialogano molto su questo tema, proprio sulle politiche monetarie implementate anche per supportare il piano, come diceva lei prima, appunto, almeno il 30% sarà finanziata appunto con le emissioni recovery fund con le emissioni titoli verdi. Tutto questo è una convergenza, ripeto, mondiale nell'ambito anche di norme che stanno partendo, dalla settimana prossima partirà proprio una norma ad hoc sulla sostenibilità in Europa.