Con la pubblicazione del decreto fiscale in Gazzetta Ufficiale parte la rottamazione delle cartelle esattoriali. Entro quindici giorni saranno resi disponibili i moduli per chiedere di pagare con lo sconto quanto dovuto al fisco, all’INPS o agli Enti locali, solo per citarne alcuni. Per aderire ci sarà tempo fino al 21 gennaio. La sanatoria riguarda tutti i debiti affidati a società di riscossione coattiva, e quindi non solo a Equitalia, tra il 2000 e il 2015. Potrà aderire anche chi sta già saldando le somme dovute pagando a rate. In questo caso, però, lo sconto sarà solo sulle cifre residue. Con la rottamazione delle cartelle saranno abbonati sanzioni e interessi di mora, mentre si dovrà pagare l’aggio, cioè il compenso della società di riscossione, e non vengono cancellati gli interessi legali, comunque bassissimi. Sono incluse anche le multe stradali, ma in questo caso saranno abbonati solo gli interessi. Una volta fatta richiesta, le somme dovute saranno ricalcolate e il nuovo debito sarà comunicato entro il 22 giugno e potrà essere pagato in quattro rate, e comunque non oltre il 15 marzo del 2018. Bisognerà fare attenzione a essere puntuali con i versamenti, altrimenti salta lo sconto e si ritorna a pagare con sanzioni e interessi. Il risparmio varierà a seconda del tipo di infrazione e di quando è stata commessa, ma potrà arrivare anche a oltre il 30 per cento. Il decreto fiscale conferma anche la chiusura di Equitalia dal 1° luglio del 2017 e il passaggio delle sue funzioni e dei suoi dipendenti all’Agenzia delle Entrate, anche se rimane il dubbio, una volta sanate le vecchie cartelle e chiusa Equitalia, per i futuri debiti con il nuovo ente, a meno di non intervenire sulle varie leggi che regolano la riscossione coattiva, imponendo sanzioni, interessi e aggio, che per il momento non spariscono, probabilmente si riproporrà il problema di somme dovute al fisco che potranno arrivare a lievitare fino al doppio o al triplo della cifra originaria.