Questa fusione è un processo, una struttura che permette di semplificare le complessità di questo mercato automobilistico. Abbiamo bisogno di cose, abbiamo bisogno di brand attivi, differenziati, chiari. Citroen è uno e il mio lavoro è anche fare in modo che Citroen abbia una grande customer based e si differenzi dagli altri gruppi e anche all'interno di Dsa, Fca. L'industria deve avere la sua identità, ma, dall'altro lato, abbiamo il sogno di capacità, di efficienza. Dobbiamo essere in grado di sviluppare tecnologie, ad esempio per i veicoli elettrici, per le auto autonome, per la connettività, per veicoli più leggeri, per il comfort, per il piacere dinamico. Ce ne sono tantissime, ci sono tante tecnologie legate alle pressioni, alle aspettative dei clienti, alla responsabilità ambientale, eccetera, eccetera. Tutto ciò sta diventando estremamente oneroso, quindi, se riusciamo ad articolare la condivisione di queste tecnologie con i nostri brand che devono rimanere forti e identitari, allora avremo una ricetta perfetta. Questo è quello che ha fatto negli ultimi cinque sei anni Dsa con Peugeot, ad esempio, DS e Citroen e sono sicuro che è anche quello che succederà una volta che ci fonderemo con Fca.