"Ci sono pro e ci sono contro. Come al solito il tutto è governare questi processi ed evitare che l'impatto delle nuove tecnologie abbia ripercussioni negative sul mercato del lavoro". Per il segretario della CISL Luigi Sbarra servono regole per gestire l'intelligenza artificiale cioè le nuove frontiere del digitale che potrebbero cancellare molti mestieri ma anche crearne di nuovi. Questa transizione è uno dei temi che focalizza l'attenzione dei sindacati durante il Labour Seven. La riunione che precede il vertice dei ministri del lavoro del G7 in programma a Cagliari, ma non c'è solo questo. Sul tavolo anche l'invecchiamento della popolazione col calo delle nascite che allunga ombre sulla crescita economica e la sostenibilità delle pensioni. "L'invecchiamento della popolazione non può essere utilizzato per innalzare l'età pensionabile, questo è un messaggio che come sindacati internazionali diamo al G7, ma diamo con particolare attenzione all'Italia. Una sfida per il nostro paese secondo il leader della UIL, Pierpaolo Bombardieri, che riguarda anche Stati Uniti, Canada, Giappone, Francia, Germania e Regno Unito, tutti legati dalla necessità di rimettere al centro della politica i diritti dei Lavoratori, secondo il segretario della CGIL Maurizio Landini. "Un tema che si chiama aumento dei salari c'è un tema che si chiama lotta contro la precarietà, c'è un tema che si chiama salute sicurezza e di fronte alle nuove tecnologie e l'intelligenza artificiale che sta venendo avanti il tema è che la tecnologia non è neutra, dipende chi la governa, chi la progetta, chi la controlla per quali finalità". L'intelligenza artificiale umano-centrica parla anche la ministra del lavoro Marina Calderone che di fronte al progresso che cambia e cambierà il lavoro dice: "Bisogna essere concreti nelle azioni. E allora ecco che certamente l'attuazione del piano d'azione per l'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro non può che passare attraverso il necessario dialogo con le parti sociali".