I venti gelidi di rallentamento economico di Davos soffiano anche sull'Italia, il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti dalla Svizzera riconosce per la prima volta pubblicamente che l'obiettivo di crescita per il 2024 è messo a rischio dalle guerre. "Difficile se scoppia un conflitto al mese" le sue parole a nostro domanda diretta, se così fosse si complicherebbe ulteriormente l'ambizione del Governo di rifinanziare anche per l'anno prossimo il taglio di tasse e contributi in busta paga con un eventuale aggravio per decine di milioni di italiani. A preoccupare per la crescita dell'inflazione è nelle ultime settimane la situazione nel Mar Rosso. "Se i costi dei trasporti, dei noli tornano a impazzire come avvenuto esattamente 3 anni fa, un riflesso inevitabilmente ci sarà". Al World Economic Forum Giorgetti si dice comunque soddisfatto degli interessi registrati dagli investitori internazionali per le privatizzazioni iniziate come Monte dei Paschi e da iniziare. Al contrario sull'ex Ilva lo Stato si prepara a nuovi investimenti pubblici assieme a un partner industriale ancora da trovare. "Per fare l'acciaio Green o comunque compatibili in termini ambientali servono tanti investimenti e quindi abbiamo bisogno di partner che insieme a noi facciano investimenti importanti". Rincuoranti sono stati per tutti i debitori Stato italiano in testa le parole di Christine Lagarde, Presidente della BCE che ha confermato il probabile taglio dei tassi di interesse prima dell'estate e da questo dipenderà buona parte del destino della crescita economica per tutta Europa per il 2024.