Dopo quattro mesi di rinvii, la Commissione europea ha aperto una nuova procedura di infrazione nei confronti dell'Italia. Bruxelles contesta all'esecutivo l'uso del Golden power, la normativa che riformata nel 2022 dal Governo Draghi, conferisce al Governo poteri speciali di intervento, anche nelle operazioni societarie del settore bancario. Con la sua applicazione Palazzo Chigi ha di fatto bloccato il tentativo di scalata di Banco BPM da parte di Unicredit. Una prerogativa che secondo i decisori europei, rischia di consentire interventi ingiustificati e che si sovrappone alle competenze di controllo del mercato dei capitali della Banca Centrale Europea. Il Governo Meloni aveva esercitato l'uso del Golden power lo scorso 18/04 in pieno risico bancario, tramite un decreto della presidenza del Consiglio, con il quale aveva imposto alla banca guidata da Andrea Orcel, specifiche condizioni all'offerta pubblica di scambio, lanciata sul banco BPM per cosiddetti motivi di interesse nazionale. Vincoli giudicati da Unicredit tanto stringenti da decidere il successivo ritiro dell'OPS. E ora il ministro dell'economia Giorgetti ha assicurato: "Presenteremo una proposta normativa che farà chiarezza e supererà le obiezioni." Di fatto il Governo ha due mesi di tempo per rispondere alla Commissione e cercare di evitare la procedura. Orcel invece avrebbe definitivamente gettato la spugna e abbandonato i suoi progetti di scalata su Banco BPM. .























