Sì, qual è lo stato di salute della nostra rete ferroviaria, andiamola a vedere assieme con alcuni dati, dati che non sono semplicissimi da trovare nè da interpretare ma ci proviamo assieme. Le ore di interruzione delle linee ferroviarie nel loro complesso, non solo alta velocità ma anche regionale, intercity, treni merci, e questo vede un trend in crescita, purtroppo, 23mila ore di interruzione nel primo semestre 2024 erano 18mila nei primi sei mesi del 2022. Vediamo anche quali sono gli effetti di queste interruzioni cioè i ritardi. Concentriamoci sull'Alta Velocità, i treni in ritardo in questo comparto, Frecciarossa o Italo, quelli che hanno cumulato più di 5 minuti di ritardo sono uno su tre, il 35%, quelli che invece secondo stime hanno accumulato più di 15 minuti sono il 20%, uno su cinque, non sono numeri rassicuranti diciamo e purtroppo sono anche in calo in qualche modo di treni in orario nel corso degli ultimi mesi del 2023, ultimi dati che abbiamo a disposizione. Perché questo? Perché la rete di alta velocità, circa 1000 km in tutta Italia che vedete qua è troppo piccola, è satura, ci sono troppi treni che ci viaggiano tutti i giorni, ci sono tre imbuti principali: Roma Termini, Firenze e Milano, su cui i treni alta velocità utilizzano gli stessi binari in cui viaggiano i treni merci, treni regionali, creando una congestione vera e propria in cui basta che un treno abbia un guasto o ci sia un danno sulla rete che tutti i treni si fermano e causano ritardi. Per risolvere questo tema si pensa di costruire nuovi chilometri perché nel frattempo il numero dei treni che ogni giorno viaggia, qua vi abbiamo messo il caso di Roma-Milano, continua ad aumentare, questo è anche un bene per i viaggiatori ovviamente ma poi la rete non sta più dietro, Infatti il PNRR prevede 311 km nuovi alta velocità entro il 2026, questo però nel frattempo causa dei disagi perché ci sono oltre 1400 cantieri aperti in tutta Italia. Qual è il parere dell'autorità di regolazione dei trasporti, autorità indipendente, ha fatto arrivare un messaggio chiaro RFI, l'azienda che gestisce la rete parte del gruppo Ferrovie dello Stato, "Serve un significativo cambio di rotta, per evitare il collasso, serve migliorare in modo significativo la performance", quindi un messaggio chiaro arrivato a FS, staremo a vedere i risultati nei prossimi mesi.