Il nuovo "Decreto sostegni" destinerà circa un terzo delle risorse al ristoro delle imprese, circa 14 miliardi sui 40 disponibili saranno infatti usati per finanziare le attività che hanno subito un calo ricavi dall'inizio della pandemia. Il decreto dovrebbe funzionare su un doppio binario. Da una parte le Imprese riceveranno lo stesso ammontare percepito con il primo "Decreto sostegni", riferito alle perdite 2020 rispetto al 2019. La seconda parte degli aiuti, più ridotta, invece si concentrerà sulle perdite di fatturato tra aprile 2020 e marzo 2021, in questo modo il Governo intende infatti aiutare anche le Aziende che hanno sofferto le chiusure di inizio anno. Il meccanismo in entrambi i casi rimarrebbe però basato sulla perdita di fatturato, se fosse confermato non si concretizzerebbero i cambiamenti ventilati anche dal Presidente del Consiglio Mario Draghi che aveva avanzato l'ipotesi di riassegnare i fondi secondo l'utile delle imprese. Il fatturato infatti non rappresenta sempre il risultato economico reale. Facciamo un esempio: un Agenzia di viaggio potrebbe perso anche il 100% del proprio fatturato, ma restando chiusa e con tutti i dipendenti in cassa integrazione, potrebbe aver ridotto di molto anche i propri costi e quindi presentare un risultato meno negativo della perdita di fatturato. Dovrebbero invece entrare nel provvedimento il nuovo "Credito d'imposta" di 5 mesi per il pagamento degli affitti delle attività economiche e la garanzia pubblica per i giovani che acquisteranno la prima casa, oltre alla riduzione delle imposte perché investire in Startup e rinvio della Plastic Tax al 2022 e infine anche ulteriori tranche del "Reddito di emergenza" per i poveri.