Una bella sorpresa per l'Europa per la transizione energetica e per la sua autonomia strategica. Scoperto il più grande per adesso giacimento di terre rare. E andiamo in Norvegia, andiamo a vedere la cartina dell'Europa perché stiamo nella zona meridionale della Norvegia a poca distanza da Oslo ed è stato scoperto questo giacimento che dovrebbe contenere quasi 9 milioni di tonnellate di terre rare sfruttabili. Le terre rare sono questi 15 elementi chimici essenziali per la transizione energetica; sono nelle batterie elettriche poi andremo a vedere, nelle pale eoliche, nei pannelli solari ed è rilevante questa scoperta perché supera di gran lunga quello che precedentemente era considerato il più grande giacimento che era in Svezia, Kiruna vedete, ed è sostanzialmente 7 volte tanto se effettivamente questa scoperta verrà confermata. Le terre rare non si chiamano in questo modo perché sono effettivamente rare, ma perché sono difficili da dividere dal resto degli elementi con cui sono legate da processare in qualche modo; bisogna fare un lavoro di raffinazione importante. Vediamo qualche elemento in più sul giacimento norvegese. Secondo l'azienda che l'ha scoperto servirà un investimento da circa 1 miliardo di euro per arrivare alla prima fase di sfruttamento entro la fine del decennio. Obiettivo ambizioso, va detto, perché poi va costruita tutto il resto della filiera come dicevamo. E questo potrebbe coprire il 10% della domanda europea. La Norvegia non fa parte dell'Unione Europea ovviamente ma è un partner affidabile. Già oggi si vende gas e petrolio. Perché è importante quel 10%, perché è l'obiettivo che si è imposta la Commissione Europea. Arrivare al 10% di copertura in qualche modo della propria domanda della propria necessità di terre rare, entro il 2030 da siti estrattivi europei. Bisogna arrivare al 40% della lavorazione della raffinazione e il 15% del riciclo. Oggi siamo a 0 come vediamo. Chi domina invece la catena delle terre rare è la Cina. Guardate un po', 70% delle estrazioni, 90% della raffinazione, con l'Unione Europea fa addirittura peggio perché il 98% delle terre rare le compriamo proprio da Pechino. A cosa servono? Ricordiamolo ancora: facciamo qualche esempio ci sono 200 kg di terre rara in ogni turbina eolica, 1 kg in ogni pannello solare, mezzo chilo in ogni auto elettrica. Se vogliamo aumentare questo tipo di tecnologia dobbiamo evidentemente rifornirci di terre rare ed aprire miniere in Europa. La Norvegia vuole farlo. A te.