Per i 19 Paesi dell'Euro, l'inflazione annuale è aumentata dell'8,6% anche a causa del blocco di gas e grano russi, causati dal conflitto in Ucraina. L'ultimo Paese ad aver annunciato un piano per contenere l'aumento dei prezzi, è la Germania. Il Ministro delle Finanze, il liberale Christian Lindner, ha illustrato una serie di misure fiscali pari a 10 miliardi di euro. Invece di tagliare le tasse, il Governo aumenterà il limite del reddito, esente da imposta. L'obiettivo, è contrastare un tasso d'inflazione al 7,5%, neppure tra i più alti in Europa. Berlino aveva già introdotto un biglietto da 9 euro, con cui viaggiare l'estate, sul trasporto pubblico locale. Sono tagli fiscali, nuovi sussidi sull'energia, rafforzamento dell'assistenza sociale, le misure con cui i governi europei tentano di arginare le conseguenze degli alti prezzi nei supermercati, alle pompe di benzina, sulle bollette energetiche. La Spagna di Pedro Sanchez, ha imposto tasse sui profitti delle banche e dei big dell'energia, capaci di portare nelle casse statali 7 miliardi di euro, con cui pagare tra l'altro, biglietti dei treni gratis per i pendolari da settembre a dicembre. Deputati e Senatori, hanno approvato lunedì in Francia, un pacchetto da 20 miliardi di euro, che prevede il 4% di aumento delle pensioni e un 3,5% di incremento dei salari pubblici. Se Cipro ha diminuito l'IVA sulle bollette energetiche per i prossimi sei mesi, il premier greco Mitsotakis ha esteso i sussidi introdotti sul carburante, per tre mesi a partire da giugno. Il 10% dei portoghesi, riceverà invece 60 euro al mese di aiuti statali. Un recente rapporto del Fondo Monetario Internazionale però, mette in guardia i governi sull'erogazione di sussidi a pioggia. Occorrono aiuti per il 20% delle famiglie a basso reddito, scrive il blog dell'organizzazione, visto che i prezzi non sembrano destinati ad abbassarsi nel corto periodo; è necessario implementare però, politiche di risparmio capaci anche di favorire la transizione energetica.