Sì, sì tornare riaccendere la fiammella dell'inflazione a marzo secondo la stima preliminare dell'ISTAT che mostra un'inflazione che cresce dell'1,3% rispetto a un anno fa, era uno 0,8% a febbraio, quindi qualche decimale in più in effetti rispetto a 12 mesi fa e invece su base mensile aumenta di un decimale. Andiamo a vedere anche il così detto carrello della spesa, cioè tutti quei prodotti frequentemente acquistati, alimentari, cura della casa e cura della persona che i cui prezzi aumentano del 3%, era il 3,4% il mese scorso. Quindi anche qui si vede un rallentamento della crescita. Questa è l'inflazione, ricordiamocela, molti italiani ovviamente in queste ore si stanno mettendo in viaggio, o comunque stanno comprando i biglietti e in effetti questo si vede, anche si nota dai i prezzi rispetto all'anno scorso, sono aumentati i biglietti aerei del 15,5%, per i biglietti ferroviari del 8%. Ma dove siamo in queste montagne russe dell'inflazione? Più 1,3%, a marzo un anno fa eravamo al 7,6%. Guardate il picco spaventoso di novembre 2022 , +11,8% ma ricordiamo che i prezzi non è che stanno scendendo, hanno semplicemente smesso di salire o comunque stanno crescendo in maniera meno ripida e infatti, rispetto a tre anni fa questa è la gobba dell'inflazione che porta i prezzi in media a essere saliti del 16,2% e non accennano a scendere, semplicemente non crescono più come prima. Abbiamo tanto parlato in questi anni anche della perdita del potere d'acquisto perché i salari non crescevano di pari passo, negli ultimi mesi le cose stanno un po' cambiando, le retribuzioni lorde sono comunque felice del 10,1%, quindi c'è sempre un gap tra quanto sono saliti i prezzi e quanto stanno salendo gli stipendi, ma questo si sta progressivamente e lentamente accorciando. E quindi? Quindi le banche centrali possono iniziare a pensare di ridurre i tassi di interesse, quindi i costi dei finanziamenti dei mutui perché secondo Fabio Panetta, Governatore della Banca d'Italia, qualche giorno fa, l'inflazione nell'area euro è in rapido calo, è ancora sopra il 2% ma si sta avvicinando e dunque possibile un primo taglio dei tassi che secondo Christine Lagarde sarà entro giugno. Insomma, staremo a vedere.