L’economia italiana conferma i segnali positivi emersi negli ultimi mesi e nel secondo trimestre del 2017, mettendo a segno un rialzo dello 0,4%. Dalle stime dell’ISTAT emerge, inoltre, un rialzo dell’1,5% rispetto a un anno fa. Una crescita su base annua che non si vedeva dal 2011. Anche dati ufficiali come il balzo della produzione industriale registrato la scorsa settimana rafforzano, dunque, le previsioni delle principali istituzioni italiane e internazionali, che indicano per il 2017 una crescita più robusta di quanto previsto in precedenza. Anche il Governo, come confermato dal Viceministro Enrico Morando, si appresta a rivedere al rialzo le stime per l’anno in corso. Il dato odierno dell’ISTAT rende ancora più probabile un aumento pari o superiore all’1,3%-1,4%. Una crescita che potrebbe fornire qualche margine di spesa in più in vista della prossima manovra. Il PIL italiano, dopo anni di calo e stagnazione, resta però ancora lontano dai livelli pre-crisi del 2008 e la crescita su base annua non riesce a tenere il passo con quella del resto d’Europa. L’Unione nel suo complesso registra, infatti, tassi di crescita più robusti rispetto al nostro Paese, con un +0,6% su base trimestrale e un +2,3% rispetto all’anno scorso.