La manovrina è legge, le misure principali

15 giu 2017
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Concepito perché ce l’ha chiesto Bruxelles e quindi per correggere i 3,4 miliardi di conti pubblici, la manovrina, durante la sua gestazione, è andata via via trasformandosi somigliando sempre più a una vera finanziaria. Pur restando di entità ridotto, infatti, il provvedimento non agisce solo per ridurre il deficit e allineare il nostro Paese alle regole europee di bilancio ma contiene una nutrita serie di interventi che interessano da vicino le tasche degli italiani. Vediamone qualcuno: partiamo dalle norme che sostituiranno i voucher aboliti a marzo. Si tratta dei libretti di famiglia che permetteranno di stipulare contratti occasionali per lavoretti in casa. Potranno utilizzarli anche le imprese più piccole, fino a cinque dipendenti, con il tetto di 5.000 euro all’anno per lavoratore. Da gennaio prossimo, poi, andranno in pensione le monetine da 1 e 2 centesimi. Per i resti, quando si paga in contanti, arriverà l’arrotondamento mentre nulla cambierà pagando con carte e bancomat. Per chi va in vacanza e sceglie di affittare una stanza da un privato, come quelle di Airbnb, in futuro dovrà versare la tassa di soggiorno come chi va in hotel. I portali di affitti on line, inoltre, dovranno nominare un rappresentante fiscale in modo da riscuotere la cedolare secca, cioè l’imposta sulla locazione a nome del fisco. In attesa poi che i giganti dell’economia digitale paghino tutte le tasse dovute, arriva una misura transitoria: le società più grandi del settore potranno accordarsi col fisco ed evitare così inchieste della magistratura. Chi invece ha messo i soldi in un fondo pensione sarà al riparo dal bail-in, cioè non rischierà di perdere l’investimento se la banca va a gambe all’aria ma bisognerà vedere se la norma andrà bene a Bruxelles. Sempre in ambito creditizio, diventerà più facile per gli istituti smaltire i crediti che non riescono a riscuotere. Come detto, la manovrina contiene anche voci che poco hanno a che fare con la quadratura dei conti. Ecco quindi 600 milioni di prestito ad Alitalia a cui si aggiungono 1,3 miliardi per assumere oltre 15.000 insegnanti precari entro il 2026.

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