Decreto Ristori se n'è parlato tanto, diventerà decreto sostegno, appunto, per quanto riguarda il primo provvedimento del Governo Draghi, aldilà della terminologia cosa vi aspettate che cambi? Qual è la vostra richiesta al Governo? Il mondo del commercio e soprattutto dell'ospitalità, del turismo è stato quello più colpito da questa pandemia e lo è tuttora. E noi ci aspettiamo molto da quello che è stato definito un metodo Draghi, quindi di cui apprenderemo tra qualche giorno quelle che sono le caratteristiche. Innanzitutto, con un coinvolgimento maggiore delle regioni, del Parlamento con una comunicazione che non sia all'ultimo minuto, come successo anche per le stazioni sciistiche, quindi per tutta l'economia montana della zona alpina e ci aspettiamo che i Ristori siano dei ristori veloci, siano dei ristori, non più legati ai codici Ateco che è assurdità che vadano a verificare quelle che sono state le reali perdite delle attività. Teniamo presente che ci sono settori che comunque hanno evidenziato nel commercio dei dati positivi, quindi è bene differenziare non all'interno di un codice asettico, codice Ateco, ma andare a vedere quello che è stato la perdita tra il 2020 il 2019, poi verificheremo quello che accadrà nel 2021. Quindi Ristori che sono definiti in certi casi indennizzi perché chi ha perso, stiamo vedendo le immagini sulle stazioni invernali, chi ha perso completamente la stagione non si può parlare di Ristoro ma si deve parlare di indennizzo.