Le ultime novità sulla manovra arrivano con l'emendamento Omnibus che il governo ha presentato in Senato. Sul fronte fisco viene confermata la riformulazione delle aliquote IRPEF che passano da 5 a 4, previste le detrazioni ma con la novità di una clausola a tutela dei redditi più bassi. Infatti per evitare che questi possono essere penalizzati nella combinazione delle nuove norme per chi guadagna fino a 15000 Euro viene mantenuto anche il bonus da 100 Euro, che rimane in versione ridotta fino ai 28000 Euro. Previste poi, detrazioni mirate fra i 28000 e i 30000 Euro di reddito. In via eccezionale, solo per il 2022, c'è poi l'esonero dei contributi previdenziali di 0,8 punti percentuali per i lavoratori dipendenti, con redditi fino a 35000 Euro. Per 835.000 autonomi, circa il 41% della platea complessiva, scomparirà l'Irap; una misura che vale circa un miliardo nel 2022, 1,2 miliardi all'anno dal 2023. Per far fronte al caro bollette sono, complessivamente circa 3,8 i miliardi stanziati; nel primo trimestre di 2022, il governo mette sul piatto 1,8 miliardi sulle utenze elettriche e 480 milioni sul gas per ridurre la voce, in fattura, sugli oneri generali di sistema. Sempre sul gas, 600 milioni andranno alla riduzione dell'Iva, 912 milioni saranno destinati poi a mitigare gli incrementi delle tariffe per i nuclei più svantaggiati; un miliardo inoltre, per permettere alle famiglie di scaglionare gli importi delle fatture del primo trimestre del prossimo anno in 10 rate. E se non riusciranno a pagarle le imprese fornitrici saranno tenute ad offrire un piano di rateizzazione senza interessi. Per i settori ancora maggiormente colpiti dall'emergenza Covid, come quelli di turismo, spettacolo e della filiera auto stabilito un fondo ad hoc da 150 milioni. Infine il bonus TV sarà rifinanziato con 68 milioni di Euro.