Prende forma il mosaico della manovra da quasi 30 miliardi che evita l'aumento dell'IVA da gennaio e che sarà finanziata per circa la metà in deficit, cioè prendendo soldi in prestito dai mercati. Le tessere da mettere a posto sono ancora tante, ma rispetto a quanto detto finora dalla lotta all'evasione fiscale si recupereranno poco meno della metà delle risorse annunciate poche settimane fa. Il resto arriverà dalla revisione della spesa pubblica e da nuove entrate, cioè un pacchetto di misure da quasi 5 miliardi che comprende tasse e un taglio di alcuni sconti fiscali esistenti. Il Governo mette da parte le modifiche a quota 100, l'anticipo pensionistico sul quale si ventilava una stretta. Il taglio delle tasse riguarderà solo i lavoratori dipendenti e non le aziende. Una riduzione del cuneo fiscale ancora da definire, che potrà contare su 3 miliardi nel 2020 e che dovrebbe consentire a chi guadagna fino a 35 mila euro l'anno di avere 40-50 euro in più al mese. Per quanto riguarda il superticket di 10 euro per le visite sanitarie specialistiche, la sua cancellazione partirà solo da settembre, mentre per aiutare le famiglie ci saranno 550 milioni in più, da utilizzare anche per l'assegno per i bebè e contributi per la retta degli asili nido. Per scovare chi non paga le imposte, si abbassa il tetto all'utilizzo del contante da 3 a 2.000 euro, soglia che scenderà a 1.000 dopo due anni. Si incentivano i pagamenti con bancomat e carte di credito, con una serie di premi, tra i quali il cosiddetto "bonus Befana", da pagare nel 2021 per chi dimostra di aver fatto spese con moneta elettronica. In più la Lotteria degli scontrini, sanzioni ai commercianti che rifiutano le carte e la promessa di ridurre le commissioni a carico dei negozianti, ma anche di alzare le pene per chi froda il fisco. Per finanziare gli interventi il Ministero del Tesoro ha trovato anche 3 miliardi con un escamotage contabile, spostando al 2020 una scadenza fiscale e andando incontro ai lavoratori autonomi. Ma arrivano anche nuove entrate: la tassa sulla plastica utilizzata per imballaggi e quella sulle società che fanno affari su internet, cioè la Web-tax. Sale il prelievo sulle vincite dei giochi e si profila un giro di vite sulle detrazioni fiscali per chi guadagna più di 120 mila euro l'anno.