Sul tavolo la manovra, intorno il Governo e una trentina di rappresentanti delle imprese. Il Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti conferma che ci stanno cercando le risorse per ridurre le tasse al ceto medio col ricavato del concordato, la sanatoria per le partite IVA i cui termini d'adesione sono stati riaperti. Rassicurazioni che vanno nella direzione di chi, come i commercianti, spinge affinché le famiglie abbiano più soldi per i consumi. E in questo senso si è già mosso Palazzo Chigi, allargando a 4,5 milioni di persone con reddito basso i 100 euro del bonus Natale. Bisogna però spingere l'acceleratore sul PNRR, dice Giorgetti, fiducioso per come sta andando la spesa dei fondi che a fine anno, prevede, sarà superiore ai 20 miliardi. Aperture su alcune richieste di Confindustria, come l'IRES premiale, una sorta di sconto sulle tasse per le imprese che mantengono una parte degli utili in azienda. L'esecutivo tende una mano anche sulla semplificazione all'accesso agli incentivi di transizione 5.0, sconti per investimenti, e il piano per aiutare con l'affitto della casa chi si trasferisce per un posto di lavoro. Non mancano le critiche, come quelle di Confedilizia, a proposito del taglio del bonus per ristrutturare gli immobili e quelle della CNA sulla riduzione dei finanziamenti per il settore dell'auto, 4,55 miliardi in meno dal 2025 al 2030. Chiede modifiche alla legge di bilancio Farmindustria, preoccupata per i rimborsi, a cui sono chiamate le aziende del settore, quando le regioni sforano i budget per i dispositivi medici. Mentre Federdistribuzione auspica l'abrogazione del balzello sulle bibite zuccherate che, dopo tanti rinvii, entrerà in vigore l'estate prossima.