Tra le ultime novità della manovra c'è quella che riguarda i pagamenti elettronici. I negozianti potranno rifiutare carte e bancomat fino a 60 euro del valore del prodotto venduto, senza subire sanzioni. Non si parla più di sospensione dunque, e si cancella quanto è in vigore da luglio e cioè multa di 30 euro a cui aggiungere il 4% della somma versata. Un intervento pensato per rendere più concreta una misura ideata per contrastare l'evasione fiscale. In pratica, quindi, da gennaio al bar o al supermercato potremmo essere costretti a pagare in contanti. Novità anche per la tassa sugli extra profitti, su chi produce, importa o vende elettricità, gas e prodotti petroliferi. Il balzello sale al 50% dell'incremento di reddito, di almeno il 10%, realizzato nel 2022 rispetto alla media dei quattro anni precedenti. La misura dovrebbe portare due miliardi e mezzo nelle casse dello Stato e riguarda circa 7 mila aziende. L'idea è che queste imprese che hanno beneficiato dei rincari energetici, contribuiscano in linea con quanto dettato dall'Unione Europea, di più alle finanze pubbliche. Sul fronte pensioni poi, accanto a quota 103, l'anticipo per chi ha almeno 62 anni e 41 di contributi, la proroga di Opzione Donna, con un perimetro però più ristretto. Le lavoratrici potranno lasciare il posto con 35 anni di contributi, ma il requisito anagrafico dei 58 anni, resta solo per particolari situazioni di disagio o per chi ha almeno due figli, 59 se solo uno. Negli altri casi, serviranno 60 anni. Insomma, una serie di paletti che restringe di molto il campo di questo anticipo che riduce fino al 30% l'assegno dell'INPS.