Sì, in questi giorni di presentazione della legge di bilancio abbiamo tante volte ascoltato il termine 'pressione fiscale', cosa vuol dire? Sono tutte quelle tasse, quei contributi che lo Stato che richiede ai propri contribuenti in percentuale rispetto al reddito nazionale, al PIL quindi per capire quante risorse chiede lo Stato ai propri cittadini. Andiamo a vedere quali sono gli obiettivi di questa legge di bilancio 2025 in cui la pressione fiscale è prevista al 42,3% esattamente quanto è nel 2024, quindi una stabilizzazione poco sopra al 41,7% d'inizio della legislatura 2022, perché? Noi in realtà sappiamo che questa legge di bilancio andrà a confermare alcuni tagli delle tasse sul cuneo fiscale per esempio per milioni di contribuenti ma dall'altra parte richiede un aumento delle entrate fiscali per 9 miliardi e per altri 2,7 di sacrificio a banche e a assicurazioni soprattutto alle aziende, ad alcuni settori delle aziende, quindi insomma questo rientra nel calcolo della pressione fiscale che se noi lo guardiamo in prospettiva storica, gli ultimi 30 anni, ci accorgiamo che non ci siamo mai discostarti dal 39% come minimo al 43-44% come massimo, quindi siamo sempre rimasti in queste percentuali. Per esempio il secondo Governo Berlusconi, la seconda esperienza di Governo Berlusconi portò prima a una riduzione della pressione fiscale e poi a un suo aumento nel 2006, ci fu l'esperienza del Governo Monti che per ridurre il deficit portò a un forte aumento della pressione fiscale di un paio di punti percentuali. Governi a guida centrosinistra, ma non solo, Renzi e Gentiloni che portarono alla progressiva, lenta riduzione della pressione fiscale e poi abbiamo detto l'esperienza del Governo Meloni che ovviamente non è terminata quindi potrà anche modificare questi dati. Attenzione però a considerare in termini assoluti la pressione fiscale perché bisogna sempre capire da dove arrivano i suoi movimenti, facciamo un caso ipotetico se tutti pagassimo le tasse, tutti i contribuenti pagassero le tasse e non avessimo evasione fiscale, la pressione fiscale aumenterebbe di diversi punti percentuali e quindi va capito l'andamento di questo indicatore se è frutto di aumento delle tasse o di una riduzione dell'evasione fiscale, il risultato è lo stesso ma ovviamente le valutazioni sono molto diverse. Vediamola anche in prospettiva europea perché molti sono convinti che la pressione fiscale italiana sia tra le più alte o la più alta in Europa così non è per esempio in Germania e Francia hanno livelli superiori anche se siamo sopra la media europea.