Ricco e variegato, così si preannuncia il menù della prossima manovra economica ancora da definire. Sul tavolo molti temi dal taglio delle tasse, nuovi sussidi per chi perde il lavoro, passando per gli incentivi alle imprese, i nuovi fondi per la sanità e le pensioni. Una lista sulla quale il confronto politico, prevede il Ministro del Tesoro Daniele Franco, sarà vivace. Il punto di partenza sono i 22 miliardi a disposizione grazie all' andamento migliore del previsto dei conti pubblici e gli eventuali 4,3 miliardi recuperati dalla lotta all'evasione. Risorse da spendere perché per Palazzo Chigi non è il momento di stringere la cinghia in modo da sottenere la corsa della ripresa. Come sarà dunque utilizzata questa torta? La parte del leone potrebbe farla il fisco che dovrebbe assorbire più di un terzo dei denari. Tra le misure in pole position, un anticipo della ventilata sforbiciata delle tasse, con benefici per chi ha redditi medi riducendo l' irpef, per le aziende tagliando l'irap e con un intervento sul costo del lavoro. In quest'ultimo ambito rientra anche la riforma degli ammortizzatori sociali per dare sostegno ai disoccupati nell'ottica di aiutarli a trovare un nuovo posto con una dote di 5 6miliardi. Per stimolare invece le imprese a investire, la proroga degli incentivi prenderebbe un paio di miliardi. Cifra simile per rafforzare la sanità visto anche le incognite della pandemia, serviranno vaccini e farmaci. Tra gli altri fondi, quelli per estendere il super bonus ristrutturazione, per mettere a regime unico per i figli e per potenziare gli asili nido. Le incognite sono ancora tante, fra tutte quella delle pensioni. Con la fine di quota 100 a fine anno e la soluzione dei soldi da trovare per evitare che da gennaio siano necessari 67 anni per lasciare il lavoro.