Le gabbie salariali, cioè la differenza tra il salario tra Nord a Sud, provincia a provincia, sulla base del costo del lavoro sono state abolite in Italia nel 1969, ma questo non vuol dire che non rimangano, non permangano differenze tra quanto si guadagna da Nord a Sud del Paese. Allora andiamo a vederlo al nostro skywall con gli ultimi dati, qua si vede per esempio appunto quanto guadagnano le famiglie, il reddito annuo familiare al netto delle tasse, si vede che si parte dal Nord con più di 36 mila euro fino al Sud Italia invece in cui si scende a 27 mila euro, quasi 10 mila euro in meno, anche per gli stessi dipendenti, quindi il salario del lavoratore dipendente, qua si vede sulla cartina, appunto, quanto è più scuro il Nord Italia e anche in parte il Centro, quindi vuol dire che i salari sono maggiori rispetto al Sud e alle Isole in cui invece i salari sono minori, anche perché la spiegazione è presto detta, cioè, al Nord Italia ci sono più lavori qualificati, ci sono più lavori che magari i laureati possono accettare e che quindi vengono pagati di più e se si fa la media, ovviamente, questo conta e va a determinare quei numeri che abbiamo visto prima. Va detto però che anche le spese sono diverse da Nord a Sud, qua si vede appunto spesa media mensile delle famiglie oltre 2.600 euro al Nord, 2.000 euro al Sud. Andiamo a fare qualche esempio, per esempio sulle bollette: Nord e Sud c'è una differenza, quasi 300 euro in meno al Sud per pagare bollette e spese della casa. E ancora gli affitti qua si vede, insomma, è un caso estremo: Milano 20 euro al metro quadro in media, Vibo Valentia 5 euro, quindi evidentemente c'è comunque una forte differenza anche nelle spese. Ma c'è un ulteriore dato interessante, cioè se noi andiamo a vedere e fare un confronto con la Germania, a parità di lavoro, cioè lo stesso impiegato che fa lo stesso lavoro a Nord e a Sud, c'è comunque una differenza di salario del 4,2% per gli accordi aziendali che si fanno evidentemente più al Nord che al Sud. In Germania invece, questo valore è molto più alto al 28,2%, in particolar modo tra la Germania Ovest più ricca e la Germania Est più povera. È questo modello che tutte le persone, tra cui anche il ministro Valditara, che propongono una maggiore differenziazione, aspirano, perché insomma, evidentemente, secondo loro, questo aiuterebbe l'economia.