Con un picco di domande arrivate negli ultimi giorni, tanto da far pensare che si sfonderà quota un milione, arriva al capolinea la pace fiscale voluta dal Governo, una serie di provvedimenti per sanare tasse, contributi o anche multe, senza pagare sanzioni e interessi. Il termine per chiedere la rottamazione TER delle cartelle e il saldo e stralcio, si chiude infatti il 30 aprile. Se non ci sarà quindi una proroga dell'ultimo minuto così come vorrebbero commercialisti e consulenti del lavoro, restano a disposizione poche ore per andare agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione o per compilare i moduli direttamente su internet, dove sono arrivate più della metà delle richieste. Tempi stretti dunque per chiudere i conti in sospeso con il fisco, usufruendo degli sconti previsti nel decreto varato a ottobre e nella legge di bilancio approvata a dicembre. La terza edizione della rottamazione permette di chiudere i conti col fisco senza pagare sanzioni e interessi di mora sulle cartelle relative al periodo compreso fra il gennaio del 2000 alla fine del 2017. Rientrano in questo capitolo anche le multe stradali, per le quali si evitano le maggiorazioni. Il tutto, come in passato, da saldare a rate, col risultato che si stima quest'anno lo Stato incasserà quasi 950 milioni. Anche per quanto riguarda il saldo e stralcio si tratta di mettere una pietra sopra ai debiti fiscali pendenti da parecchi anni, senza interessi e sanzioni. La differenza è che questa misura riguarda anche i contributi previdenziali, ma è riservata a chi è in difficoltà economica. L'obiettivo è di dare una mano a chi, pur avendo dichiarato i propri redditi, non è riuscito a pagare le tasse. Per questo lo sconto dal 16 al 35% del dovuto è più alto per chi è più povero cioè se ha un indicatore Isee, che tiene conto del patrimonio familiare complessivo, più basso, con un limite però, se si superano i 20.000 euro l'anno non se ne ha diritto.