Pnrr, 45,6 miliardi di euro spesi al 31 dicembre 2023

22 feb 2024
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Sì, le relazioni semestrali di attuazione del PNRR sono dei documenti chiave per capire come sta andando questo piano di ripresa e resilienza che tante speranze ha dato al nostro Paese. Allora andiamo a vederlo perché siamo sostanzialmente a metà del guado, appunto, perché sono passati oltre novecento giorni dall'avvio del PNRR e abbiamo speso un quarto dei fondi, 45,6 miliardi al 31 dicembre di 2023. Un raddoppio rispetto all'anno precedente. Ma perché sono così piccole queste colonnine? Beh, perché per raggiungere i 194,4 miliardi, che è la dotazione complessiva al 2026, dovremo raddoppiare un'altra volta, dovremo portarci sul trend delle colonnine in giallo. Insomma, il lavoro è ancora lungo per quanto un'accelerazione, finalmente, si sia vista dopo anni, invece, di spesa sotto le stime. Guardiamo questi dati anche da un'altra prospettiva. Questa è proprio una barra che rappresenta i 194 miliardi da spendere entro il 2026. Ad agosto 2022, prima relazione, insomma, primi dati che avevamo sulla spesa, 11,7 miliardi. Continuiamo con 24,5 miliardi, se possiamo andare al dicembre 2022 e ancora andiamo a vedere l'ultimo dato che abbiamo a disposizione, con 45,6 miliardi. Tutta quest'area in grigio però è ancora da coprire, sono soldi da spendere che abbiamo a disposizione e che dobbiamo portare a termine entro un paio di anni. Insomma, è una situazione con luci e ombre. Rispetto alle previsioni come sono andati questi dati sulla spesa? Dipende anche qui, perché rispetto al primo cronoprogramma di spesa anno dopo anno delle risorse del PNRR in realtà ci sarebbero ancora 40 miliardi di euro che non siamo riusciti a spendere entro il 2023. Se guardiamo questa seconda torta che invece rappresenta il cronoprogramma in vigore, quello ultimo dell'ultima parte 2022, anche qua il dato è leggermente negativo. Ci si sarebbe aspettati altri 16 miliardi da spendere ma tra guerra in Ucraina, inflazione e riscrittura del piano tutta Europa, in realtà, sta affrontando dei ritardi. Interessata anche andare a vedere per cosa, però, li abbiamo spesi questi soldi, ovviamente di questi 21 miliardi nel 2023 la parte del leone quali due terzi la fanno Ministero dell'Ambiente e Ministero delle Imprese. Perché? Perché questi ministeri sono responsabili della erogazione di sussidi e contributi quasi automatici a imprese e proprietari di case, per chi ristruttura punto col superbonus. Tutti gli altri 21 ministeri rappresentano invece una parte minoritaria. Vediamo anche chi è un po' più indietro, per esempio il Ministero del Lavoro ha speso per adesso l'1% e basta dei propri fondi. Il Ministero della Salute il 4%, il Ministero delle Infrastrutture, fondamentale per tutte le ferrovie, ponti da costruire il 15%. Quindi ci sarà ancora molto da accelerare per soprattutto alcuni ministeri che devono affrontare ora la sfida più grande che è quella di mettere a terra un sacco di cantieri e infrastrutture da costruire entro il 2026. A te.

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