Quanto gas avremo per l'inverno? I due scenari

19 lug 2022
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L'attenzione è tutta rivolta verso la Germania, il nord-est della Germania dove appunto arriva Nord Stream e dove dovremmo vedere il gas in arrivo giovedì, giovedì alle sei di mattina, questa è la data clou, la data X che dovremmo tenere d'occhio perché è la fine programmata dei lavori di manutenzione, sei di mattina appunto, vedremo se questi tubi torneranno a riempirsi oppure no. Allora facciamo un po' il punto su come è messo il nostro Paese per l'approvvigionamento di gas, se riusciremo a superare indenni l'inverno. Lo facciamo con questi cartelli che abbiamo preparato assieme alla nostra grafica. Questa bombola del gas, appunto, è tutto il metano che è arrivato l'anno scorso dalla Russia circa 28 miliardi di metri cubi, questa è l'unità di misura. Allora andiamo a vedere se il Nord Stream tornerà ad aprire, quindi se le cose torneranno più o meno come un paio di settimane fa. 14 miliardi continueremo a importarli dalla Russia, circa metà di questa bombola. Allora le alternative sono 4 miliardi di metri cubi di gas, di gas liquefatto quello che arriva via nave, questa fetta in blu chiaro. Blu scuro invece l'Azerbaigian tramite il TAP quel gasdotto che arriva in in Puglia. Questa fetta verde che si è appena ingrossata perché è quello dall'Algeria, cinque miliardi di metri cubi e 2 miliardi da un po' il carbone, che dovremmo aumentare, e da altri gasdotti. Potrebbero essere anche di più ma comunque ci basterebbero due miliardi di metri cubi. Quindi una situazione relativamente tranquilla se tutto andare come previsto. Cosa invece succede se il Nord Stream chiude. Questo è davvero uno scenario da incubo perché tutto rimane come prima, ovviamente il gas russo si riduce, otto miliardi quelli che sono già arrivati, non arriverebbe più niente e dovremmo compensare con questa fetta in rosso, quattro miliardi di metri cubi da razionamenti dei consumi. Cosa vuol dire, vuol dire che le fabbriche, alcune fabbriche almeno, devono rimanere chiuse. Bisogna pagarle perché non vadano in fallimento. Quattro millimetri cubi è ancora fattibile ma attenzione perché se invece la Germania avesse bisogno di aiuto, beh allora queste fette verde, grigia e blu dovremmo spedirle almeno in parte verso nord. Dovremo pomparle per aiutare gli altri paesi perché ricordiamoci che la solidarietà in Europa è obbligatoria, quindi se qualcuno chiede aiuto noi che comunque non siamo messi così male, perché abbiamo l'Algeria e l'Azerbaigian, dovremmo aiutare gli altri quindi quella bombola andrebbe a ridursi ancora, a svuotarsi ancora di più. Ultima notizia, cosa ci dice l'Agenzia Internazionale dell'Energia, che anche se dovessimo riempire le riserve al 90% potremmo essere comunque a rischio se la Russia chiudesse quei rubinetti, non riaprisse il Nord Stream e poi soprattutto che per riuscirci comunque non possiamo scappare dai razionamenti. Magari non in Italia, ma in altri paesi sì perché bisogna ridurre i consumi oggi per immagazzinarlo per l'inverno, quindi attenzione perché potremmo essere costretti a chiudere qualche fabbrica anche qua in Italia soprattutto se Nord Stream non riaprirà.

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