Sì, queste sanzioni potrebbero colpire al cuore l'economia russa, uno dei principali esportatori, produttori, esportatori al mondo, di petrolio, ma non solo quella russa. Andiamo a vederlo allora, le tasse sull'export del petrolio coprono per Mosca un quarto del proprio bilancio statale, quindi sono, Vitali per mantenere in piedi lo Stato e anche l'offensiva in Ucraina, benché siano in calo del 21% rispetto al 2024. Quindi già le casse pubbliche di Mosca non se la passano benissimo. Come intervengono queste sanzioni che sono sulle società Rosneft e Lukoil, che coprono circa tre quarti della produzione, russa di petrolio, colpiscono soprattutto le banche, quindi vietano transazioni, di entità americane, società americane, con queste compagnie petrolifere russe che non con cui gli americani non potranno più fare affari, in realtà già era così sostanzialmente, ma soprattutto potrebbero colpire le banche straniere, che facilitassero le transazioni, cioè che fanno funzionare i pagamenti verso e da queste società e quindi impediscono sostanzialmente che queste due compagnie petrolifere possono vendere il loro petrolio, all'estero. Allora andiamo a vedere quali potrebbero essere i paesi colpiti per via traversa da queste sanzioni su, sulla Russia. Qua vediamo quanto petrolio vende la Russia a Cina e India, dal 2022 è un fortissimo aumento soprattutto dell'India, vediamo poi anche di accendere il resto dei colori, l'Europa, la Turchia. L'Europa ha molto ridotto la propria quota di acquisti di petrolio, quindi i maggiori, Paesi che potrebbero essere colpiti sono India e Cina, India che in effetti potrebbe subire un duro colpo; grande acquirente di petrolio russo, ma due terzi sostanzialmente del petrolio potrebbe non più arrivare secondo alcune fonti sentite da Reuters, sarebbe impossibile, in effetti far arrivare più questo petrolio, se le sanzioni entreranno effettivamente in vigore entro il 21/11, questa è la scadenza. La stessa cosa sulla Cina e questa potrebbe essere una cosa molto, importante e che potrebbe colpire duramente l'economia russa, ma non solo perché, se viene meno il petrolio russo, Cina e India devono comprarlo da qualche altra parte è un prezzo più alto e infatti il prezzo globale del petrolio è già aumentato del 5% e questo potrebbe complicare le promesse anche di Donald Trump in casa, che aveva promesso di tagliare e di molto i prezzi energetici per gli americani. Questo potrebbe non essere più così semplice se il petrolio il prezzo globale del petrolio dovesse salire e impennarsi. .























