A quella che a tutti gli effetti possiamo chiamare la “telenovela Ilva” si aggiunge un altro episodio. Il Ministro per lo Sviluppo Economico, ma anche Ministro del Lavoro e Vicepremier, Luigi Di Maio, dopo aver chiesto un parere all’Avvocatura di Stato sulla gara che ha assegnato Ilva ad Arcelor Mittal, (assegnazione avvenuta durante lo scorso Governo) una volta ricevuto tale parere, pur avendo deciso di non renderlo pubblico, ne ha però riassunto gli esiti parlando di “delitto perfetto”. La cessione della acciaieria di Taranto – ha dichiarato – sarebbe quindi illegittima, ma anche molto difficilmente annullabile. Stando alle parole del Ministro il Governo da una parte non sembra aver ancora smesso di voler annullare la gara, ma dall’altra continuerà ad interloquire con Arcelor Mittal, di cui ha riconosciuto la buona fede. In questa confusione ci sono però almeno due elementi di maggior chiarezza. Prima di tutto, e a ricordarlo è stato lo stesso Di Maio, il fatto che sia rimasto un solo interlocutore, cioè appunto Arcelor Mittall, e in secondo luogo che non c’è più molto tempo. La situazione, infatti, va sbloccata entro il 15 settembre, giorno in cui scade l'amministrazione straordinaria, considerando che ogni giorno in più oltre questa data costerebbe 1 milione di euro alle casse dello Stato, cioè a tutti i cittadini italiani.