Sì è una decisione molto attesa soprattutto in Italia, se n'è discusso molto a livello politico ma andiamo a vedere gli effetti sulle tasche dei debitori in particolar modo per esempio di chi ha contratto un mutuo, per esempio di chi ha contratto un mutuo a tasso variabile. Questa è una simulazione di un mutuo da 126mila euro, 25 anni di durata aperto a giugno del 2022, guardate una rata che all'epoca era di 456 euro è lievitata fino a 750, 300 euro in più al mese per il rialzo dei tassi di interesse ma da maggio sostanzialmente di quest'anno il calo c'è stato anche se il progressivo, lento ma progressivo, e guardate appunto siamo arrivati più o meno a 700 euro al mese, distanti dalla rata iniziale ma più in basso rispetto ai picchi visti qualche mese fa. Se invece andiamo a vedere i valori richiesti dalle banche per i nuovi mutui, quindi chi volesse comprare casa, un tasso fisso oggi la migliore offerta si trova a due punti e mezzo, era un punto e mezzo in più fino a qualche tempo fa, un tasso variabile invece costa di più 395 la migliore offerta secondo Mutui Online, ed è per questo che la maggior parte delle famiglie si stanno rivolgendo alle banche per chiedere il tasso fisso in questo momento poi staremo a vedere se ci saranno delle surroghe anche. Dall'altra parte della barricata però c'è chi invece i soldi li ha ma li vuole investire, li vuole far fruttare a questo servono, servivano forse dobbiamo parlare al passato, i conti deposito cioè dei conti correnti in cui depositare la liquidità in eccesso per 12-24 mesi vincolati, esplosi letteralmente gli ultimi due anni quasi triplicati i soldi delle famiglie di questi strumenti finanziari che però adesso gioco forza con i tassi in discesa diventeranno meno appetibili e i tassi promessi dalle banche saranno molto probabilmente in discesa, già così si vede nei primi cambiamenti delle offerte. Lo stesso accade sui BTP, esplosi anche questi nei portafogli degli italiani, guardiamo questi numeri che sono eloquenti ma i rendimenti non sono già più quelli di qualche mese fa quando il decennale aveva superato il 4% e quindi anche qua le ultime offerte ormai, le ultime occasioni si potevano fare fino a qualche settimana fa o al massimo fino a questi giorni, dall'altra parte se i BTP costano meno allo Stato conviene perché questi soldi che sono interessi pagati sul debito dall'Italia, questa salita che supererà i 100 miliardi di euro nel 2027 con un taglio dei tassi ancora più deciso potrebbe essere almeno meno ripida, questo vuol dire meno tasse pagate dai contribuenti.