Si, perché abbiamo il testo della manovra quindi finalmente possiamo parlare di come concretamente il Governo vuole, per esempio, andare a cambiare gli sconti fiscali, le detrazioni, i crediti d'imposta, deduzioni. Queste si sono moltiplicate nel corso degli ultimi anni, sono arrivati a costare 105 miliardi di euro, 625 misure diverse, pensiamo alle spese sanitarie, alle detrazioni per spese veterinarie, ristrutturazione delle case, interessi sui mutui. Ci sono dei nuovi limiti. Per chi? Per chi guadagna per esempio più di 75.000 euro all'anno. Come vedete sono dei limiti mobili. Da cosa dipendono? Da quanti figli si hanno a carico. Limiti che si riducono poi ulteriormente a partire dai 100.000 euro lordi all'anno di reddito come vedete. Per quante persone andranno a cambiare le cose? Abbiamo fatto una stima sulla base dei dati del Ministero dell'Economia, circa 1,2 milioni di contribuenti che potrebbero andare a pagare più tasse. Potrebbero perché dipende da quanti soldi detraggono già oggi. Una porzione che sembra piccola ma su cui pesa il 30% dell'irpef attuale. Facciamo delle simulazioni. Oggi un single senza figli che guadagna 75.000 euro, che ha 15.000 euro di spese detraibili, pensiamo a uno che ha ristrutturato la propria casa per esempio, gode di uno sconto fiscale sull'irpef di 2.850 euro che scenderanno dal 2025 al 1.330, cioè un taglio dello sconto, quindi tasse in più per 1.500 euro. Vediamo un altro caso. Uguale situazione ma con due figli, vedete che il taglio si alleggerisce e lo sconto fiscale sale a 2.261. Vediamo l'ultima situazione, sempre stesso reddito, sempre stesse spese detraibili ma con tre figli, lo sconto arriva 2.660. Quindi tutti ci perdono, a partire da una certa soglia di reddito, ma ci perde meno chi ha più figli a carico. Attenzione perché ci sono alcune distinguo. Per esempio le spese sanitarie sono escluse da questi massimali, e sono le spese decisamente che interessano di più a tutti, poi gli interessi sui mutui e le spese per le ristrutturazioni entreranno in questi massimali ma solo per gli interventi e i mutui aperti dall'anno prossimo in poi. Quindi qualche taglio in effetti c'è stato.