Ucraina, Confindustria: Decreto energia è deludente

19 mar 2022
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Non hanno mai nascosto l'apprezzamento per il Governo di Mario Draghi ma questa volta gli industriali non fanno regali. Il decreto energia uscito da Palazzo Chigi per Viale dell'Astronomia è indigesto. "A fronte delle urgenti misure strutturali chieste al Governo sui prezzi energetici, Confindustria esprime forti perplessità, nonchè delusione, su quanto ha deciso il Consiglio dei Ministri". Bocciatura netta a cui fa seguito la dettagliata motivazione. "L'indisponibilità ad un taglio strutturale delle accise sui carburanti, la non immediata applicabilità della rateizzazione delle bollette per le imprese e il prelievo degli extraprofitti sugli operatori, mentre tutt'altro sarebbe stato un tetto nazionale al prezzo del gas". Anche Assopetroli attacca a testa bassa: "Subiremo danni dal taglio delle accise. Svalutati i carburanti già nei depositi, senza rassicurazioni il settore distributivo si troverà costretto alla mobilitazione". Insomma, per gli imprenditori e per i petrolieri quei 4 miliardi e 400 milioni che l'Esecutivo ha messo a disposizione sono stati spesi male. Per il Governo invece il provvedimento consentirà alle imprese di dilazionare i pagamenti delle bollette "stellari" in 24 mesi e di prorogare la cassa integrazione. La sterilizzazione di una parte delle accise sui costi dei carburanti permetterà di tagliare 25 centesimi al litro su benzina e gasolio fino alla fine di aprile. 400 milioni saranno destinati all'accoglienza dei profughi ucraini, per famiglie e associazioni. Per il leader del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Conte non è questo il momento di incrementare i finanziamenti per le spese militari. "Non siamo in condizione di poterci avventurare in incremento degli investimenti militari. La prospettiva invece primaria da discutere è un progetto di difesa comune europea. Benissimo. Sicuramente è da condividere come idea, ma dobbiamo condividere i dettagli di questo progetto, ragionare in che modo coordinare questo progetto ovviamente con gli aiuti alla NATO. Ma, ripeto, c'è prima l'emergenza energetica". Per il Segretario della Lega Matteo Salvini questi ultimi due anni terribili esigono misure forti. "Un grande reset fiscale. Una grande, massiccia, totale, globale operazione di pace fiscale per rimettere in circolo nell'economia tutto quello che oggi è sommerso".

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