Per prendere le contromisure necessarie ora che la Russia ha deciso di usare l'arma del gas per fare pressione sull'Europa, tra qualche ora Mario Draghi riunirà i Ministri competenti. Martedì sarà il Comitato di Emergenza Gas, di cui fanno parte i rappresentanti dell'esecutivo, degli operatori del settore a fare il punto sulla situazione. E' il titolare della transizione ecologica: Roberto Cingolani ad essere chiamato a decidere se il Paese resterà nello stato di preallarme o sì dovrà passare al livello di allarme. Il secondo dei tre previsti. Un'eventuale innalzamento non avrebbe effetti pratici, ma un monitoraggio ancora più stringente dei flussi. Solo con lo scattare del terzo livello, quello di emergenza, le misure potrebbero comprendere l'uso dello stoccaggio strategico e limitazione della fornitura per alcune imprese. L'ENI, che è entrato nel più grande progetto Mondo di gas naturale liquefatto in Qatar, ha fatto sapere che sta ricevendo da Gazprom, gli stessi volumi di gas degli ultimi giorni, cioè il 50% di quanto richiesto. Di fronte alla decisione del Cremlino di tagliare i viveri all'Europa, l'Amministratore delegato dell'ENI, Claudio De Scalzi, predica serenità. "Non bisogna temere nulla, bisogna solo temere l'inazione, in questo momento mancano circa 30 milioni di metri cubi al giorno di gas russo", ha spiegato, "Però l'Italia riesce ad avere un'offerta di circa 200 milioni a fronte di una domanda di 150-160 milioni". La priorità per l'Italia è quella di aumentare gli stoccaggi di gas in vista dell'inverno. Siamo al 54% ed entro Settembre dobbiamo raggiungere il 90% per garantirci una stagione fredda senza timori. La strategia a medio termine del Governo, prevede l'accelerazione sulle fonti alternative e le rinnovabili. La spinta per un price cap europeo, per arginare la pericolosa spirale dei prezzi. Al Ministero dell'Economia si lavora per approvare in settimana il nuovo Decreto per prolungare il taglio delle accise sui carburanti in scadenza l'8 Luglio.