La crisi dell'Automotive tedesco è molto simile a quanto sta accadendo in Italia con Stellantis, ci sono i costi della transizione verso l'elettrico, ci sono la carenza lamentata dei produttori per gli eco incentivi pubblici che in Germania ormai non ci sono più, in Germania và detto, la crisi è anche peggiore se questo è possibile perché Volkswagen il maggiore produttore che ha nel suo gruppo i marchi anche di Porsche, Audi, Lamborghini rischia una salatissima multa l'anno prossimo per le emissioni. E dunque il Management pensa alla chiusura di tre fabbriche, questo è quanto è stato anticipato dai Sindacati. Il taglio del 10% degli stipendi almeno per un paio di anni e il congelamento degli aumenti retributivi già previsti. Una "pugnalata al cuore", così l'hanno definita i forti Sindacati Metalmeccanici tedeschi, queste sono le fabbriche del gruppo Volkswagen in Germania, mai nessuna è stata chiusa per adesso negli ultimi 87 anni dal dopoguerra in poi staremo a vedere però il gruppo soffre di una sovra capacità, produce troppe auto rispetto a quelle che riesce a vendere, soprattutto sull'elettrico, visto che i listini sono ancora cari per gli acquirenti. Qua vediamo i numeri sul primo semestre e si è chiusa la cash cow, la mucca da cui spremere denaro della Cina. Volkswagen sta vedendo ridursi la sua quota di vendite in Cina, a favore dei produttori invece domestici che poi stanno anche aumentando le proprie quote qui in Unione Europea. Sappiamo proprio su questo si gioca anche l'ultima partita perché in settimana l'Unione Europea dovrà dare l'ok definitivo ai dazi sulle auto elettriche cinesi e il Governo tedesco spinto anche dalla Volkswagen stessa si dice contrario. Staremo a vedere come andranno a finire i negoziati.