Anniversario morte Luca Attanasio, padre: cerchiamo verità

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1 mese fa

"Luca fu ferito da tre proiettili. Il carabiniere purtroppo venne colpito e morì immediatamente, mentre l'ambasciatore venne soccorso dai ranger e lo portarono su una jeep all'ospedale di Goma, all'ospedale delle Nazioni Unite". "In primo grado, nei confronti di questi 5 uomini, in Congo, c'è stata una condanna all'ergastolo, perché ritenuti i responsabili, gli esecutori materiali dell'assassinio. Invece qui in Italia la Procura di Roma ha disposto il non luogo a procedere, legato all'immunità diplomatica per i due funzionari dell'agenzia dell'Onu, Pam. L'Italia non si è costituita parte civile. Vi siete sentiti abbandonati?" "Abbandonati no. Un po' delusi forse sì, perché ci aspettavamo una reazione più energica da parte delle istituzioni. Dobbiamo dire che c'è comunque un secondo fascicolo aperto presso la Procura di Roma per l'accertamento dei fatti, di come si sono svolti, però sul contenuto di questo fascicolo ancora non si sa nulla, perché finché la Procura non lo chiude, neanche i nostri avvocati possono accedere agli atti". "Che cosa vi aspettate?" "Aspettiamo l'esito della seconda indagine, e dopodiché sia i nostri avvocati, e spero anche che l'avvocatura di Stato, questa volta faccia qualcosa". "Che cosa resta della missione di Luca Attanasio?" "Luca era una persona di grande umanità. Conosceva molto bene i protocolli della diplomazia che applicava con rigore. Ma lui era riuscito a coniugare questi, con una grande umanità e generosità". .