La ricostruzione è frammentaria, come è naturale per ogni avvenimento in Somalia. Secondo la versione fornita da Voice of America, alla radio militare americana, un ordigno improvvisato, un IED, è esploso al passaggio di due blindati italiani a Mogadiscio. I militari sono illesi. Nelle stesse ore, a conferma del clima incandescente del Paese, un camion imbottito di esplosivo si lanciava contro la base di addestramento delle forze speciali somale Danab, a Ballidogle, un centinaio di chilometri a sud-ovest di Mogadiscio. L'azione era solo l'inizio di un attacco contro la struttura che si ritiene venga utilizzata per il lancio di droni americani su obiettivi nell'area. Non si hanno notizie certe sull'esito dell'attacco. Puntuale è la rivendicazione degli Al-Shabaab, le formazioni islamiste che hanno preso il controllo del Paese dopo un ventennio di caos. L'intervento dell'AMISOM, la missione dell'Unione africana, delle UTM dell'Unione europea e delle truppe americane ha permesso una parziale stabilizzazione del Paese, che, però, come dimostrano gli attacchi di oggi, è ancora ben lungi dall'essere normalizzata. Sul terreno sono presenti 123 militari italiani con compiti, fondamentalmente, di addestramento delle forze somale, guidate dal generale di brigata Antonello Desio, a capo della missione europea.