Linea dura dell'Austria contro coloro che non sono vaccinati. Pronte misure restrittive che faranno scattare un nuovo lockdown. Il piano riguarda solo chi non si è immunizzato: queste persone potranno uscire di casa solo per riconosciuti motivi di necessità. Niente ristorante o bar, nessuna partecipazione a eventi sportivi e culturali. Per ora è solo un annuncio ma se la situazione dei contagi nel Paese dovesse peggiorare dalle parole si passerà ai fatti. Il Governo ha fissato infatti nell'occupazione al 30% dei posti in terapia intensiva il limite oltre il quale chi non ha ricevuto il vaccino per scelta propria dovrà sottoporsi a nuove restrizioni. "Stiamo per imbatterci nella pandemia di chi non è protetto", ha avvertito il Cancelliere Alexander Schallenberg, chiarendo che non ci sarà alcun lockdown invece per chi è vaccinato e per chi è guarito dal Covid. "Nelle ultime settimane i contagi in Austria sono aumentati ma per adesso siamo nella fase 1, quella meno grave" ha detto il Ministero della Salute. Il lockdown scatterebbe nel caso in cui il numero dei pazienti in terapia intensiva dovesse raggiungere quota 600. Dal primo novembre scatterà anche in Austria l'obbligo del Green Pass per accedere ai luoghi di lavoro. Intanto in Russia è stato registrato un nuovo record di decessi e contagi legati a Covid-19 con quasi 38 mila casi e oltre 1.000 morti. Nel Paese solo un cittadino su tre risulta attualmente vaccinato e il Cremlino ha disposto un nuovo lockdown tra il 30 ottobre e il 7 novembre con la chiusura delle attività non essenziali dopo mesi trascorsi con pochissime restrizioni. Il Perù, lo Stato con il più alto tasso di mortalità al mondo, ha superato quota 200 mila vittime e la Germania ha registrato la più alta incidenza di contagi da metà maggio. Sulla soglia dei 50 mila nuovi malati al giorno resta la Gran Bretagna dove il Premier Boris Johnson è tornato a chiedere alla popolazione di fare la terza dose di vaccino perché la pandemia non è finita e il pericolo non se n'è andato.