Niente contestazioni, niente ricorsi niente riconteggi, la vittoria rotonda di Donald Trump scongiura il rischio disordini. La Casa Bianca è repubblicana, il Senato anche, la Camera molto probabilmente lo sarà e la Corte suprema, grazie anche a Trump, è già da tempo a maggioranza conservatrice. A differenza del 2016 poi Trump conquista il voto popolare, anche se i dati non sono ancora definitivi, se vuole davvero cambiare radicalmente l'America Trump ha i mezzi per farlo. Come è riuscito a ottenerli? Rafforzando il proprio sostegno nelle zone rurali, conquistano buona parte dei maschi di ogni età e di ogni razza, allargando il consenso tra gli elettori a basso reddito, a Palm Beach, in Florida, davanti alla residenza di Mar-a-Lago, i sostenitori di Trump fanno festa, "l'abbiamo votato perché abbiamo a cuore la libertà", dicono. Il mondo si congratula con Trump con l'eccezione di Putin, dovute ma non scontate le telefonate di Harris e Biden che invita il presidente eletto alla Casa Bianca per la transizione. Obtorto collo i complimenti di Obama e Clinton, così come quelli di Mike Pence, ex vice di Trump, che quest'ultimo indicò ai rivoltosi del 6 gennaio come uno tra i principali responsabili dell'elezione rubata. Arrivano anche le congratulazioni di Jeff Bezos altro super ricco, forse bramoso come il più esplicito Elon Musk di avere un ruolo e una voce nella rivoluzione prospettata da Trump. Il fondatore di Tesla Musk ha chiarito che il suo impegno in politica non si ferma qui.