"Facciamo quasi un servizio pubblico senza essere un servizio pubblico, mettiamo a disposizione delle persone più fragili la possibilità di incontrare uno psicologo facilmente e velocemente in centro città dato che andare da uno psicologo non è un'iniziativa facile per le persone, bisognerebbe che quando uno sente il bisogno non ci fossero barriere all'accesso." Questa è una delle associazioni presenti a Parigi per offrire sostegno psicologico a chi non può permetterselo, un servizio gratuito che funziona sulla base di donazione volontaria e finanziamenti pubblici visto che le strutture pubbliche da sole non bastano. "Io lavoro a Milano e Parigi, l'Italia in questi ultimi anni ha incominciato a intraprendere un percorso di promozione della cultura del benessere mentale oltre che fisico, quello che io noto a Parigi è che sono partiti prima, nel senso che sicuramente la Francia è pioniera nel promuovere, appunto, delle politiche a 360°." Proprio di fronte all'aumento delle richieste, il Governo Macron ha introdotto durante la pandemia due misure di aiuto economico, simile al bonus psicologo che si discute in Italia. A Marzo 2021 è stato introdotto MonPsy Étudiant un pacchetto rivolto agli studenti, dopo aver consultato il medico di base si sceglie dal sito uno degli oltre 1000 psicologi convenzionati in Francia e si ha diritto a 8 sedute gratuite. Fino ad ora più di 18 mila studenti lo hanno utilizzato, la misura ne affianca altre precedenti destinate ai più giovani, come gli uffici psicologici universitari e la linea di ascolto gratuita nightline. A settembre scorso il Governo ha deciso di estendere il sistema a tutti i cittadini a partire dai 3 anni di età, MonPsy, questo è il nome della misura, entrerà in vigore da aprile 2022 e comprende 8 sedute rimborsate totalmente dalla sanità pubblica. Se la misura conviene ai cittadini a protestare sono gli psicologi, i prezzi previsti e rimborsati dallo Stato per queste sedute sono infatti di 30 euro, ben al di sotto del costo medio di una seduta privata che è di 50 euro. "Molti psicologi, e ci sono state manifestazioni su questo non sono d'accordo con le misure decise dal Governo, vi si oppongono probabilmente avrebbero dovuto essere studiate più insieme alla categoria.".