È stata uccisa da qualcuno che probabilmente lei conosceva, Pamela Canzonieri, originaria di Ragusa, morta giovedì scorso a Morro di San Paolo, nello Stato di Bahia, in Brasile. La polizia ha precisato che la donna è stata sorpresa in casa sua, ma non ci sono segni di effrazione nel suo appartamento in affitto. Da qui l’ipotesi che Pamela avrebbe aperto la porta a una persona di cui lei si fidava. L’autopsia ha accertato che è stata strangolata a mani nude: la morte è stata provocata da asfissia. Un’amica ha riferito che Pamela è stata uccisa brutalmente nella sua dimora tra mezzanotte e l’una, a cavallo tra il 17 e il 18 novembre, e ha anche raccontato che la sua amica avrebbe gridato e chiesto aiuto, ma nessuno dei vicini di casa sarebbe andato in suo soccorso. Qualcuno si sarebbe chiaramente accorto di quello che stava accadendo e avrebbe visto l’assassino fuggire. Molti sono stati sentiti dalla polizia. Ci sono alcuni sospettati del delitto; fra questi c’è anche una donna e alcuni uomini. Le indagini forse sono vicini a una svolta e hanno accertato che la droga in questa storia non c’entra. Una tesi, questa, che è sempre stata respinta con forza dalla famiglia. Pamela aveva trentanove anni e da cinque lavorava periodicamente come cameriera nello Stato di Bahia, nei migliori ristoranti. Era una ragazza solare, instancabile, amava il suo lavoro. La Procura di Ragusa ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario. Intanto gli amici di Pamela chiedono verità e giustizia attraverso un gruppo aperto su Facebook. Questa sera alle 20 a Ragusa ci sarà una fiaccolata.