Il 16 Febbraio è iniziato il Capodanno cinese, festa antichissima che quest’anno dà il benvenuto all’anno 4716 del Calendario cinese. Secondo la mitologia cinese, il demone Nian si nutriva di essere umani che gli venivano resi in sacrificio una volta ogni 12 mesi. Per interrompere questo annuale tributo di sangue, la comunità ricorse all’astuzia, facendo leva sui 2 talloni d’Achille del “mostro”: i rumori forti e il colore rosso. Da allora, in Cina e in tutte le comunità cinesi nel mondo, il Capodanno cinese è festeggiato con grandi spettacoli pirotecnici e agghindando i quartieri con decorazioni di color rosso, tra le quali le tradizionali lanterne. La data del Capodanno cinese è da migliaia di anni stabilita e affidata alla ricorrenza dei i cicli lunari, associando ogni anno ad un animale. Anche in questo caso la tradizione ha radici antichissime, affondate nella mitologia cinese: si narra infatti di una mitica gara tra 12 animali (in ordine di “apparizione”: Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane e Maiale), in competizione per il titolo di guardie personali dell’Imperatore di Giada. Vinse il topo che si fece trasportare dal bue. Da allora, un animale diverso identifica ogni anno, ogni 12 anni. Ad ogni animale dello zodiaco cinese è inoltre assegnato un elemento diverso ogni 5 anni (tra acqua, terra, aria, metallo, fuoco). Quest’anno, dopo 60 anni, è il cane di terra. Il Capodanno cinese prevede 2 settimane di festeggiamenti in tutte le comunità cinesi del mondo.