Di nuovo, queste immagini terribili di ceppi, manette, guinzaglio, misure di sicurezza sproporzionate confermano la preoccupazione di Amnesty International riguardo alla iniquità di questo procedimento. Questa secondo udienza è stata preceduta da settimane nelle quali i parlamentari europei ungheresi, i ministri del governo Orban, la stampa di governo ungherese hanno portato avanti discorsi in relazioni criminalizzati, stigmatizzanti nei confronti di Ilaria Salis. Questo è il clima in cui si svolge questo processo, un clima persecutorio. Quindi, la decisione di negare i domiciliari ad Ilaria Salis è coerente, purtroppo con questo clima.