Seul, sene da una crisi della democrazia rappresentativa. Fuori dall’Assemblea Nazionale almeno 150.000 persone chiedono le dimissioni del Presidente Yoon, conservatore, che martedì notte ha tentato di imporre la legge marziale accusando l’opposizione, democratica, di collusione con la Corea del Nord. Dentro l'Assemblea Nazionale i parlamentari del movimento al governo, che si chiama Partito del Potere Popolare, non ascolta le proteste del popolo e boicotta il voto di impeachment contro il Presidente. Lasciando l'aula al momento del voto, i conservatori hanno fatto saltare il quorum necessario e salvato Yoon. In un breve videomessaggio, l'ex procuratore divenuto Presidente due anni fa, ha chiesto pubblicamente scusa per aver gettato il Paese nel caos come non accadeva da più di 40 anni, spiegando di aver agito per disperazione e promettendo che avrebbe affrontato le conseguenze legali e politiche del suo gesto rifiutando però di dimettersi. Il Parlamento ha graziato anche sua moglie, respingendo un disegno di legge che chiedeva un'indagine nei suoi confronti per accuse di corruzione.