Buongiorno da Expo Dubai 2020. Siamo al padiglione Italia: 3.500 metri quadrati per 27 metri d'altezza. E una meraviglia dietro l'altra all'interno. Molte le aziende presenti che raccontano, in maniera diversa, il Sostenibile. Quello che impressiona del padiglione sono questi scafi ribaltati di barche a vela che fanno da tetto e hanno il nostro tricolore. Però c'è una particolarità. "La particolarità è che abbiamo utilizzato dei prodotti ad alta tecnologia, applicato in un contesto molto complesso come quello di Dubai, per motivi di temperature, di sabbia, e la sfida è stata riprodurre esattamente i colori della bandiera con questi prodotti, ripeto, ad alta tecnologia e in un contesto di applicazione molto complesso". Qui ci sono delle temperature altissime. Si superano a volte i 50 gradi. Quindi naturalmente gli scafi devono reggere per sei mesi temperature elevatissime quindi la resa deve essere quella che un prodotto del genere deve avere. Ma le chiedo: l'azienda della chimica, che lei in qualche maniera rappresenta, ha trovato una chiave di volta per quando si parla di Sostenibile e quindi c'è un approccio proprio diverso e lo scopriamo all'interno con dei materiali particolari diversi che fino a qualche anno fa erano impensabili. "La mia società ha iniziato un percorso di ricerca con materie prime alternative da molti anni quindi non stiamo seguendo un fenomeno di moda. Infatti gli studi erano talmente avanzati che abbiamo potuto, per la prima volta, per esempio utilizzare delle alghe al posto dei pigmenti chimici, quindi le pitture che potete guardare dentro, vedere, osservare dentro non hanno pigmenti di origine chimica ma sono alghe. La sfida in realtà è quella di trovare i giusti elementi per continuare la ricerca. Il fatto di aver potuto mettere in pratica quello che era il frutto della ricerca di questi anni ci ha dato la forza di continuare". E da Dubai è tutto, a più tardi.