Trasformare una sconfitta in una vittoria o meglio vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa è la nuova missione del Rassemblement National dopo che il secondo turno delle elezioni legislative ha fatto scivolare il partito di Le Pen e Bardella dalla prima alla terza posizione, dietro il gruppo macronista soprattutto dopo Nuovo Fronte Popolare. Grande e inatteso vincitore di questo voto. Lontano anni, sembra il risulta storico alle elezioni europee che era stato la scintilla di una crisi politica che la Francia non vedeva da oltre 20 anni. Ascoltando le prime dichiarazioni dei capi del Partito è chiaro che parte della strategia di rilancio del Rassemblement National sarà anche puntare il dito contro una alleanza definita contro natura tra i macronisti e la sinistra la dove, il Rassemblement National da solo ottiene comunque il più alto numero di deputati rispetto ai partiti che compongono la compagine presidenziale e quella del Nuovo Fronte Popolare. Davanti alla platea di militanti delusi riuniti in una sala conferenze allestita a festa, Jordan Bardella ha sottolineato come il partito abbia comunque ottenuto il miglior risultato nella sua storia. Passando da appena 6 deputati ad 89 di due anni fa e adesso, oltre 130. Con tono determinato ha parlato di una nuova fase che già comincia una fase di opposizione in attesa che gli avversari si facciano male da soli vittime di un parlamento quasi ingovernabile se non ha forza di costosi compromessi. Insomma, per Marine Le Pen, la vittoria del Rassemblement National è solo rimandata. Intanto, resta da capire quale sarà il ruolo dell'altra destra in Parlamento quella moderata dei repubblicani che si è spaccata su un alleanza con il Rassemblement National. Eric Ciotti rieletto deputato ha denunciato domenica sera un colpo di stato da parte della sinistra mentre il Ministro dell'Interno di Macron Darmanan ha evocato una maggioranza parlamentare di destra senza Nuovo Fronte Popolare.