Un patto di ferro bilaterale con Kiev, un generoso impegno finanziario comune per aiutare l'Ucraina a risollevarsi dalla guerra, una spinta decisa all'ambizioso programma di investimenti nel sud del mondo annunciato due anni fa. Il G7 italiano del Presidente degli Stati Uniti si muove tra obiettivi di breve e lungo periodo. Tra i secolari ulivi della Puglia Biden incontra Zelensky, per la seconda volta in pochi giorni, avendo fatto avanti e indietro con l'Europa in un tour de force giustificato da esigenze elettorali. Con il presidente ucraino sigla un accordo di durata decennale che sembra l'anticamera dell'ammissione alla NATO, peraltro apertamente già supportata da Washington. L'America si impegna, in cambio di garanzia democratiche da parte di Kiev, a fornire mezzi di difesa e deterrenza moderni, come i caccia F-16 e compatibili con quelli dell'Alleanza Atlantica; ribadendo i principi dell'inviolabilità dei confini ucraini internazionalmente riconosciuti e sottolineando che anche in futuro ogni aggressione sarà fonte di grave preoccupazione. Non è ancora un obbligo a intervenire in difesa dell'alleato, ma si avvicina molto. Il gruppo delle sette economie più sviluppate al mondo è d'accordo a concedere a Kiev un prestito da 50 miliardi che saranno destinati alla ricostruzione del Paese, alle sue esigenze militari e di funzionamento amministrativo. La cifra non è neanche lontanamente sufficiente, ma il principio apre ad ulteriori aiuti. Per rimborsare il prestito infatti saranno utilizzati gli interessi maturati dai 280 miliardi di asset russi detenuti in istituzioni finanziarie, soprattutto europee, che erano stati congelati dopo l'invasione. Insomma, spiegano dalla Casa Bianca, a pagare la ricostruzione dell'Ucraina sarà proprio la Russia. Sul lungo periodo il Presidente degli Stati Uniti punta sull'Africa; continente dalle immense potenzialità di crescita, che negli ultimi decenni l'occidente ha lasciato scivolare nell'orbita di influenza cinese e russa. Il piano globale di infrastrutture e investimenti, lanciato dal G7 due anni fa, comincia finalmente a prendere corpo, Ciò che facciamo oggi, ha detto Biden, determinerà il corso del nostro futuro per almeno i prossimi 50 anni. Per questo Governi e aziende private stanno collaborando per costruire reti fisiche, energetiche e digitali in paesi come Ghana, Kenya, Angola o Zambia per un valore complessivo di 600 miliardi entro il 2027. Marco Congiu.























