In Mali regna la confusione. Migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il Governo. Da questa mattina le strade della Capitale sono scosse da un colpo di Stato messo in atto da una fazione delle forze armate del Paese. Il quarto nell'arco di poco tempo. "Possiamo dirvi che il presidente Ibrahim Boubacar Keïta e il primo ministro Cissé sono sotto il nostro controllo. Li abbiamo arrestati" ha annunciato il leader dei rivoltosi. I primi spari sono stati avvertiti all'alba nel campo militare di Kati a 15 chilometri dalla Capitale. Un gruppo di uomini armati a bordo di alcuni pick-up ha fatto irruzione nel campo e ha aperto il fuoco. Secondo quanto riportato dal giornale Jeune Afrique, dopo un breve scambio di artiglieria gli uomini a bordo dei pick-up avrebbero incominciato a distribuire armi agli altri militari presenti. Da lì si sarebbero diretti verso la Capitale. In poco tempo le strade di Bamako e di Kati si sono riempite di giovani, intonano slogan favorevoli al colpo di Stato. Come già accaduto nelle manifestazioni dei mesi scorsi, chiedono le dimissioni del presidente Keïta, ritenuto colpevole della corruzione dilagante e degli alti livelli di disoccupazione. Questa volta non intendono fermarsi.