È il cancelliere più giovane in Europa, Sebastian Kurz, trentunenne, leader del Partito popolare austriaco. Sembra aver trovato la chiave per costruire l’intesa che permetterà all’Austria di avere un Governo e questa chiave si chiama FPÖ, il Partito della libertà austriaco, considerato di estrema destra e nazionalista. È infatti con una intesa tra centrodestra ed estrema destra che molto probabilmente all’inizio della prossima settimana si andrà all’ufficializzazione e alla nomina del nuovo Governo ed è nel nuovo Esecutivo, di cui già trapelano alcuni nomi, che la virata a destra di Vienna diventerebbe particolarmente evidente. Ministeri di notevole peso specifico come quello degli Esteri, ma soprattutto quelli di Interno e Difesa dovrebbero andare ad esponenti dell'FPÖ, il partito di destra. Ma, per esser chiari, trapelano anche voci secondo cui l’Austria continuerebbe comunque a garantire un forte impegno europeo pur curando in primis gli interessi del popolo austriaco. Ed è proprio verso gli austriaci che sono diretti i punti salienti del programma di Governo. Sono stati annunciati aiuti per le famiglie, una minor pressione fiscale ed anche l’uscita graduale dal carbone come fonte energetica a favore delle energie rinnovabili. Altri punti fondamentali del programma di Governo saranno un irrigidimento del diritto di asilo legato alla ulteriore messa in sicurezza delle frontiere, nuove assunzioni di personale in Polizia e l’inasprimento delle pene per i reati a sfondo sessuale e di crimini violenti. Della preoccupazione a questo punto che l’Austria possa diventare un motivo di disturbo nei confronti dell’Unione europea risponde il Presidente della Repubblica Alexander Van der Bellen, che ha ripetuto che il Governo dovrà muoversi chiaramente in direzione pro-europeista.